46°39'49.130"N 6°19'57.687"E - 1'045.5 m
Quest'edificio può essere considerato come l'emblema di un certo tipo di turismo nella Valle. Trovarsi davanti, con tutta la regione che si estende sotto gli occhi è come rivivere pienamente quell'epoca, quando soggiornavano dotti personaggi e affascinanti signore che alquanto sfaccendati si occupavano con qualche piccola attività, nei dintorni dell'hotel. La loro giornata era dedicata alla lettura, a passeggiate tranquille su sentieri preparati apposta per loro. all'immancabile tazza di te, gustare dei piccoli dolci e dare un'occhiata ai bambini che giocavano vicino. Era un modo di vivere piacevole che ognuno vorrebbe adottare ancora oggi.
Questo enorme complesso, fu costruito dalle ditte Morsier Frères e Weibel di Ginevra, che avevano trovato sul posto una persona competente adatta per alcuni suggerimenti, Henri Rochat-Golay, futuro costruttore dello Chalet Suisse. I lavori cominciarono nel 1900. L'anno dopo ci fu l'inaugurazione, descritta in modo dettagliato nella rivista FAVJ del 18 luglio 1901. L'autore, Samuel Albert, da tutte le informazioni sull'edificio e sulle festività, animate allegramente dal complesso la Jurassienne.
Grazie alle sue informazioni, si saprà che l'hôtel si compone di 120 posti letto, grandi saloni comodi e spaziosi, una grande veranda coperta orientata lato sud, balconi nelle stanze da letto, una sala di lettura, una di musica, bagni con idroterapia,un ristorante indipendente per i visitatori occasionali, illuminazione elettrica ed ascensore. L'isolazione anti incendi era perfetta.
Regola essenziale: malati di tubercolosi non erano ammessi.
In quegli anni, l'amministrazione di Le Pont, fu un partner indispensabile per le forniture idriche ma il consumo dell'hôtel era notevole e non era sempre facile fornire le quantità necessarie.
I primi sei anni, furono molto positivi, con un picco nel 1905, le stanze occupate interamente non solo nell'hôtel ma anche in tutte le piccole pensioni del paese. Furono gli anni doro del turismo nella Vallata. Secondo quanto riportato da un giornalista dell'epoca, le prospettive per lo sviluppo del turismo erano più che rosee.
Un primo fallimento intervenne già nel 1908. La causa fu probabilmente la mania di grandezza nell'aver voluto costruire un edificio cosi importante, con costi di manutenzione notevole, tenendo conto del numero di turisti. In seguito altri avvenimenti che mandarono all'aria i brillanti progetti, furono la guerra del 14-18, la crisi economica del 1929, infine la seconda guerra mondiale e fu cosi che l'hôtel non ritrovò mai lo smalto iniziale. Anche a causa delle varie società che presero in mano la sua gestione, niente fu più come prima.
Speriamo solo che attualmente, le Grand Hôtel, passato sotto un'altra gestione, possa ritrovare gli antichi splendori.
Ritornando all'inizio e ai signori Morsier Frères et Weibel, loro avevano delle manie di grandezza. Oltre all'hôtel, avevano creato un campo di tennis, una pista su ghiaccio artificiale, dei garage per i clienti più ricchi, delle cabine sulle rive del lago e progettavano anche la costruzione di un terreno per il golf, sulla cima della collina di Aouille, piste di slitta, di sci e bob. In breve, avevano contribuito alla valorizzazione folgorante di questi nuovi sport in tutta la Vallata. Di tutto questo, oggi restano i garage, il terreno della vecchia pista di ghiaccio e il sentiero de l'Aouille.
Oltre ai passatempi sportivi, la clientela del Gand Hôtel aveva a disposizioni sentieri di passeggiate, fra questi quello dell'Aouille, che portavano nei luoghi più romantici del villaggio e la regione, attraversando le poche foreste dell'epoca e speroni di roccia, che oggi utilizzati per la scalata sportiva. Questa passeggiata, ormai restaurata vi aspetta.
Spesso si collega la presenza del battello Caprice, proprietà della Compagnia di navigazione sul lago di Joux, a quella del grande Hôtel, anche se questo navigava fin dal 1889, come dimostrano le cartoline postali a nostra conoscenza del villaggio e dei suoi maggiori attributi turistici, per quell'epoca eccezionale.
Ricordiamo che nel Grand Hôtel c'era uno studio medico permanente diretto dal Dottore Hyppolite Yersin, che si era costruito una villa, ancora oggi esistente, che faceva parte di questo bellissimo insieme della regione, de l'Aouille di Le Pont, del quale vi auguriamo una bella scoperta.